2015_science_(348)_clarkson_pt-boundary_229-32.pdf |
gianfuffo |
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Un recente articolo sul numero di Science del 10 aprile scorso ripropone un antico dilemma, cioe' quanto il riscaldamento globale abbia contribuito alle estinzioni di massa sulla Terra. Lo studio affronta la peggiore catastrofe mai avvenuta sulla Terra, cioe' l'estinzione che segna il passaggio fra Permiano e Triassico, e quindi dall'era Paolozoica a quella Mesozoica, circa 250 milioni di anni fa: 90% delle specie viventi scomparvero, e fra le specie marine tutti gli organismi dotati di conchiglia, tanto che per i 2 milioni di anni successivi, mancano strati calcarei dovuti ad organismi marini (che e' esattamente il modo in cui la transizione Permiano-Triassico e' visibile ai geologi). I risultati mostrano che in un singolo episodio durato "solo" 10,000 anni, circa 251 milioni di anni fa, sia stata emessa anidride carbonica per 20 volte i valori attuali (si', 20 volte, non 20% in piu'...), con un aumento della temperatura media di ben 15 gradi. Il responsabile di questa emissione sarebbe stata un'intensissima attivita' vulcanica in Siberia, nota come "Siberian Trap Volcanism". Chissa' cosa deve essere stata una catastrofe del genere, in cui muoiono tutti gli animali marini con una conchiglia...E anche sulla terra, scompaiono tutti i grandi anfibi che dominavano il Paleozoico, rimangono solo i rettili. La conclusione dell'articolo e' pero' bizzarra: dice che, anche nel caso l'uomo dovesse bruciare tutti i combustibili fossili disponibili, questo corrisponderebbe "solamente" a circa un quinto dell'anidride cabonica emessa nell'evento Permiano-Triassico. Ma vogliamo veramente fare scomparire il 90% delle specie viventi?
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December 2024
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Last modified 12/04/2024