Nun komm, der Heiden Heiland,
der Jungfrauen Kind erkannt,
des sich wundert alle Welt,
Gott solch Geburt ihm bestellt.
Veni redemptor gentium,
Ostende partum virginis,
Miretur omne saeculum,
Talis partus decet Deum.
gianfuffo |
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L'anno liturgico si sta concludendo, e la prossima domenica è la prima d'Avvento: nella liturgia luterana si canta il Corale Nun komm, der Heiden Heiland ("Vieni subito, Salvatore delle genti"), scritto da Lutero e pubblicato per la prima volta a Erfurt nel 1524. Il testo è il seguente (prima strofa) Nun komm, der Heiden Heiland, che è la traduzione quasi letterale, in tedesco, dell'inno Veni redemptor gentium attribuito a Sant'Ambrogio: Veni redemptor gentium, Johann Sebastian Bach amava molto questo Corale, tanto da basarci ben tre delle sue Cantate (BWV 36, 61 e 62). Il corale originale è questo: Come era sua abitudine, nel caso di corali a lui cari, Bach scriveva anche degli splendidi preludi per organo: sul corale suddetto fece una specie di "trilogia", il preludio sul corale BWV 659, la triosonata BWV 660 e la stupenda fantasia fugata BWV 661. Quest'ultimo è veramente stupefacente: mentre i registri superiori eseguono una scintillante fuga a 3 voci "cum organo pleno", il canto è affidato al pedale, che entra quattro volte (tante quanto i versi della prima strofa del corale) con la melodia originale. Sono poco più di tre minuti di capolavoro assoluto (anche piuttosto difficile da eseguire), che qui vi consiglio nella versione della Società Bach Olandese:
2 Comments
Signore Dio, noi tutti ti lodiamo. E' un corale che tipicamente si esegue nella liturgia luterana delle domeniche "dopo la Trinità", cioe' il "tempo ordinario" di questo luglio assolato. Il grande Johann Sebastian Bach ne fece ben cinque versioni: un grandioso coro introduttivo della cantata bwv 130 , dove la melodia del corale si sente in filigrana nei soprani; il corale #6 della stessa cantata (che e' il file audio che ho aggiunto qui sopra), dove il ritmo e' cambiato, da 4/4 a 3/4. La cantata 130 e' dedicata alla festa di San Michele: il fatto che Bach usi una melodia "estiva" per una festa di fine autunno indica la disinvoltura con cui Bach riutilizzava le melodie dei corali.
Altre due versioni usate da Bach sono un corale "a cappella", a 4 voci, e un preludio-corale con basso figurato (tutte le versioni sono disponibili su una bellissima edizione Breitkopf, di tutti i corali a 4 voci armonizzati da Bach). Sulla stessa melodia si basa uno dei mitici diciotto corali di Lipsia, col testo variato, Vor deinen Thron tret' ich hiermit ("mi presento davanti al tuo trono"), bwv 668, che, secondo la tradizione, sarebbe stato dettato sul letto di morte da Bach al genero Altnikol. Piero Buscaroli, nella sua ponderosa biografia di Bach, bolla questa tradizione come bufala indegna di essere presa in considerazione. Tuttavia, anche se la tradizione e' incerta, io vorrei di sicuro una musica cosi' stupenda al mio funerale: lancia chi la ascolta nelle sfere celesti della divinita'. I cattolici praticanti riconosceranno in questa musica il testo di un canto che si esegue nelle parrocchie, Noi canteremo gloria a te: dopo la riforma liturgica degli anni '70 infatti, la Chiesa cattolica ha acquisito a fiumi corali protestanti, mettendo un po' in soffitta l'antico gregoriano. |
AuthorCiao a tutti! Archives
November 2020
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Last modified 12/21/2020