gianfuffo |
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Nell'immagine del giorno della NASA (che si può consultare al sito https://apod.nasa.gov/apod/ap171025.html) si vedono dei "buchi" nella superficie lunare, simili a grandi "tombini", che immettono in canali vuoti nel sottosuolo, memori dell'attività vulcanica che un tempo esisteva sulla Luna. Queste singolari immagini sono state riprese dalla sonda giapponese Kaguya. Secondo i più fantasiosi, potrebbero ospitare degli immaginari "seleniti", abitanti lì rifugiatisi per sfuggire alle condizioni proibitive della superficie lunare... Più dettagli sul sito giapponese della sonda, che riporta l'articolo apparso sulla rivista Geophysical Review Letters.
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In questo inizio di ottobre vi voglio portare lontano, su Plutone, l'ex-nono pianeta del Sistema Solare. La sonda della NASA New Horizons ("nuovi orizzonti"), lanciata nel 2006, e' arrivata vicino a Plutone nel 2015, e ha inviato le prime, fantastiche immagini di questo nuovo mondo nel 2016.
L'immagine del giorno della NASA fa parte di quell'insieme di immagini favolose inviate nel 2016, e mostra delle strutture allungate come coltelli, alte come grattacieli, che si formano vicino all'equatore di Plutone: esse proiettano sul terreno delle lunghe ombre, che danno al terreno di Plutone un caratteristico aspetto frastagliato e tormentato. Si tratta di concrezioni di metano solido, che sublima nei "mesi" estivi (forse sarebbe meglio dire, "ere" estive, perche' un "anno" di Plutone corrisponde a 250 anni terrestri...) per poi risolidificarsi in "inverno". Un fenomeno simile avviene anche sulla Terra: sulle cime secchissime delle Ande, il poco vapore acqueo sublima sotto l'azione del sole, e poi risolidifica, formando delle strutture affilate e alte, note come penitentes. L'angolo che i "penitenti" formano con il suolo e' quello che minimizza l'ombra al mezzogiorno locale. |
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January 2024
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Last modified 01/18/2024