gianfuffo |
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Ripropongo quest'anno una riflessione che avevo fatto nel 2014 sui re Magi e la stella di Natale. Una lettura sotto l'albero! Con la promessa di andare a vedere (finalmente dopo 22 anni che risiedo a Padova...) l'originale della cometa di Giotto nella Cappella degli Scrovegni!
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Lo scorso ottobre, in attesa all'aeroporto di Amsterdam per il volo diretto a Seattle, per caso ho comprato un libro dal titolo accattivante: Conspiracy: a History of B*llocks Theories, and How Not to Fall For Them. Gli autori sono i giovani britannici Tom Phillps e Jonn Elledge , entrambi giornalisti profondamente interessati alla subcultura complottista, giunta alla ribalta mondiale a causa di due fenomeni divertenti (e preoccupanti allo stesso moment0): il fenomeno "no vax", esploso durante la pandemia
al posto del vicepresidente degli Stati Uniti d'America, credendosi uno sciamano inviato dal non ben precisato "Q" per salvare la Nazione, nello stesso luogo e preciso istante in cui il vicepresidente dovrebbe proclamare il vincitore delle elezioni? L'esilarante, divertentissimo e incredibile viaggio nelle teorie complottiste ha dunque inizio, dal primo esempio documentato nella storia europea: il "blood libel" (accusa di sangue), originatasi nel Sabato Santo del 1144 a Norwich, quando la comunità locale e poi l'establishment della corona inglese accusarono la locale comunità ebraica della morte del piccolo William. Quello che era un mistero poi non tanto tale (l'Inghilterra era allora sconvolta dalla guerra civile durante il regno del re Stefano), si trasformò in un'accusa infamante che gli Ebrei, nella settimana Santa, compissero sacrifici umani di bambini e ne bevessero il sangue. Ma cosa spinge gli esseri umani a credere in teorie tanto strampalate quanto campate per aria? Gli autori lo dicono a pag.321 del libro: il tentativo di razionalizzare il divario tra le proprie aspettazioni e la realtà, oppure di coprire con delle "toppe" i buchi nella nostra (sempre) imperfetta percezione della realtà e del procedere spesso caotico della vita. Ma anche un metodo "a buon mercato" per acquisire una superiorità intellettuale rispetto agli altri: immaginate di essere l'unica persona al mondo a conoscere la vera forma della Terra (è una piadina, non lo sapete?) o l'esistenza degli alieni a forma di rettili, o del tentativo dell'ONU di impiantarvi dei chip tramite il vaccino anti-covid: improvvisamente siete speciali. Figo, no? Delle tante teorie che Phillips ed Elledge elencano, due mi hanno colpito per la loro assoluta, totale e assurda corbelleria: la teoria dei "rettiliani", inventata dall'ex-cronista sportivo della BBC David Icke, che nel 1999 pubblicò un libro, The Biggest Secret, che vendette centinaia di migliaia di copie (sic!). In questo libro Icke (noto per comparire nei talk-show della BBC in un caffetano turchese, perché il turchese "risuona alla stessa frequenza dell'amore e della saggezza"...), sostiene che tutti i presidenti USA, e molti personaggi noti, come la Regina Madre, Madonna, Elvis Presley e Frank Sinatra, e ovviamente la super-eroina dei "cattivi", Hillary Clinton, non siano degli uomini, ma delle lucertole giganti mutanti, al servizio di alieni giunti sulla Terra dalla costellazione del Dragone, per governarci e soggiogarci al loro dominio. Ovviamente, questi lucertoloni bevono il sangue dei bambini (vi ricorda niente su William of Norwich, no?). In effetti, la contiguità di queste teorie complottiste con la pseudoscienza e la riscrittura della storia che fece il Terzo Reich non è casuale, in quanto nascono dallo stesso ambiente di estrema destra. Anche se nel corso degli anni '90 si sono "ibridate" con movimenti di sinistra, come il New Age, in quella che Phillips ed Elledge chiamano l'era del complottismo (Icke stesso è un paladino del partito dei Verdi in UK, e ha contribuito alla diffusione dell'ambientalismo in Inghilterra).
anche l'effetto della rifrazione dell'aria), Hampden riuscì a divincolarsi dal pagamento del premio, usando false testimonianze e una lunga contesa legale che portò Wallace alla rovina finanziaria, a causa delle spese che dovette sostenere per i suoi avvocati. "Uno potrebbe pensare che questo mettesse la parola fine alla storia. Ma non terrebbe conto di tre fatti", dicono Phillips ed Elledge. La prima, la cocciutaggine*: tale Samuel Shenton, fondatore della Flat Earth Society (di cui fu presidente fino alla sua morte, nel 1971), di fronte alla foto che ritrae una bella Terra tonda fotografata dall'Apollo 17, commentò: "La foto è falsa". Punto. Nessuna spiegazione ulteriore! La seconda: è dai tempi dell'Apollo 17 che non viene più fatta una foto da distanza sufficiente a vedere che la Terra è completamente tonda. La terza: internet. In un mondo in cui i contatti umani erano la scuola, il lavoro, il bar, era impossibile affermare che la Terra fosse una pizza con la crosta di ghiaccio intorno o un limone senza che ti ridessero in faccia. Nell'era di internet, balordi e mezzi matti di tutto il mondo possono coalizzarsi e fondare dei movimenti. E gli algoritmi di YouTube o di Facebook aiutano a trovare gente che la pensa come te. E forse il comportamento migliore di fronte a costoro è contenuta nella critica che i colleghi scienziati fecero a Wallace nel 1870: il suo era stato un "poco saggio coinvolgimento in una scommessa che doveva "decidere" la più fondamentale e stabilita legge di natura", la sfericità della Terra, che non fu messa in discussione nemmeno nei periodi più bui dell'Alto Medioevo (come testimonia il Venerabile Beda in pieno VIII secolo). Insomma: ragionare con i lunatici è una semplice perdita di tempo. Ma non la lettura di questo libro, che, vi assicuro, è assolutamente imperdibile! *gli autori dicono esplicitamente: "teste di c..." (sic!)
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January 2024
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Last modified 01/18/2024