L'osservatorio meteorologico del Collegio Romano effettua misure nella citta' di Roma dal 1786, caso unico in Europa. L’archivio meteorologico storico del centro contiene 3300 faldoni che documentano 40 milioni di misurazioni fatte, dal 1876, sul meteo di tutta Italia (ex colonie incluse). Entro il 31 dicembre 2016 il personale del Centro meteorologico verra' spostato in Via della Navicella, sede del Crea, l'ente del Ministero dell'Agricoltura da cui dipende; lo stesso destino seguira' l'archivio meteorologico storico del centro, e la bellissima, interessante e preziosa collezione di strumenti di sismologia e meteorologia, 450 pezzi di cui molti storici. Al Collegio Romano rimarra' invece funzionante l'Osservatorio meteorologico, e la biblioteca dell'ufficio, che è la più importante biblioteca nazionale del settore della geofisica e in particolare della sismologia e meteorologia storica. In poche parole, 3 pezzi di qua, 2 di la', e questo favoloso e preziosissimo patrimonio storico, scientifico e culturale verrà irrimediabilmente smembrato.
Il Collegio Romano fu fondato da Sant'Ignazio di Loyola, e fu per almeno tre secoli il riferimento scientifico mondiale, una specie di Accademia di Svezia dell'epoca. Lo stesso Galileo, quando scrisse il "Dialogo dei Massimi Sistemi", si senti' quasi in dovere di sottoporre il manoscritto al "Sacro Collegio".
Del Collegio Romano fece parte Cristoforo Clavio, eminente astronomo del Cinquecento, a cui dobbiamo la formulazione matematica dell'attuale calendario gregoriano (un cratere della Luna si chiama "Clavius" in suo onore). Altro eminente membro del Collegio fu padre Angelo Secchi, che puo' essere considerato a buona ragione il fondatore dell'astrofisica, in quanto nell'Ottocento mise in relazione colore e luminosita' di una stella, quasi un secolo prima di Hertzprung e Russell.
La storia recente dell'osservatorio meteo e' una storia tutta italiana di groviglio di competenze e ignoranza dei vertici ministeriali: il Ministero dell'Agricoltura, per il tramite del Commissario del CREA Salvatore Parlato, ha dato il via a questa azione, per rispondere alle "esigenze di spending review" volute dal Governo, restituendo al Demanio i locali che deteneva dal 1879 per ospitare il Regio Ufficio centrale di meteorologia (ora CREA-CMA, appunto) istituito nel 1876 per coordinare e gestire il servizio meteorologico nazionale.
Ho lanciato su change.org una petizione, per evitare lo smembramento della stazione meteo, e sensibilizzare il pubblico a questo scempio.