Durante la Seconda Guerra Mondiale, come parte del suo programma di Rassenhygiene (igiene razziale), il regime nazista uccise sistematicamente almeno 200mila persone, classificate come malati mentali o disabili. A partire dal mese di gennaio 2017, la Societa' Max Planck (MPG), la principale istituzione scientifica tedesca, ha cominciato un processo di accurata indagine interna, che ha affidato a quattro ricercatori indipendenti. Lo scopo e' di cercare di ricostruire le biografie delle vittime utilizzate come cavie per le ricerce sulle malattie cerebrali.
Verranno setacciati gli archivi e le collezioni di campioni di tessuto, in cerca di legami con il programma di "eutanasia" nazista. Lo scopo finale dell'iniziativa e' il desiderio della MPG di assumersi la responsabilita' morale per la ricerca non-etica condotta sulle vittime di eutanasia e i loro resti, dall'istituzione che l'ha preceduta, la Kaiser Wilhelm Gesellschaft (KWG).
Verranno setacciati gli archivi e le collezioni di campioni di tessuto, in cerca di legami con il programma di "eutanasia" nazista. Lo scopo finale dell'iniziativa e' il desiderio della MPG di assumersi la responsabilita' morale per la ricerca non-etica condotta sulle vittime di eutanasia e i loro resti, dall'istituzione che l'ha preceduta, la Kaiser Wilhelm Gesellschaft (KWG).
| 2017_science__355__13_mpg.pdf |
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