Il 29 settembre si festeggia San Michele, arcangelo comandante delle milizie celesti nella lotta contro Satana. Il modo in cui viene rappresentato nell'iconografia tradizionale e' indicativo della posizione della sua festa, proprio all'inizio dell'autunno. Prendiamo per esempio la statua di legno dorato, appartenente allo stupendo altare ligneo di Antonio Tironi (1527) nella chiesa parrocchiale di Dierico, frazione di Paularo, in Carnia. San Michele e' rappresentato in armatura da cavaliere, mentre calpesta e/o colpisce con una lancia un demone posto ai suoi piedi. Tiene in mano la bilancia, e nell'altra una spada fiammeggiante (che peraltro manca nella statua di Dierico). Il demone nero e' simbolo del buio e del male, dell'oltretomba e degli inferi. La bilancia richiama il ruolo di psicopompo ("accompagnatore delle anime"), ruolo che accomuna San Michele con il dio egizio Thot: nell'egizio |
Sed signifer sanctus Michael repraesentet eas in lucem sanctam
Bene, ora che cosa c'entra tutto questo con la data della festa di San Michele? Nell'equinozio di autunno il sole attraversa la linea dell'equatore celeste, e si immerge nell'emisfero meridionale, che per noi abitanti dell'emisfero boreale significa l'inizio della stagione del buio: ecco allora l'arcangelo Michele che, come con le anime dei defunti, "accompagna" il Sole nel suo viaggio nell'oltretomba con la sua spada luminosa, verso la luce dell'anno nuovo.
Il secondo simbolo con cui viene rappresentato il Santo, la bilancia, oltre a essere il simbolo della giustizia, e' per singolare coincidenza anche il segno zodiacale in cui il Sole attraversa l'equatore celeste nel cosiddetto "punto Omega" o punto Ω: si tratta appunto del segno della Bilancia. Oggi a causa della precessione degli equinozi, il punto Ω si trova nella costellazione della Vergine, ma per tradizione il segno zodiacale rimane quello della Bilancia.