Secondo Plinio, l'8 febbraio inizia la primavera. Non e' un riferimento alla primavera astronomica (21 marzo), ma a un cambio di regimi di venti che avviene nel Mediterraneo. Dice infatti nel Libro Secondo della Naturalis Historia, §122:
Ver ergo aperit navigantibus maria,
cuius in principio Favonii hibernum molliunt cælum
sole Aquarii XXV obtinente partem. Is dies sextus Februarias ante Idus
Siccome le Idi di Febbraio cadono il 13 del mese, 6 giorni prima e' proprio l'8 febbraio (contando in modo inclusivo come facevano i romani). Il Favonio era il nome romano per Zefiro, il vento greco dell'ovest: stando a Plinio, infatti, a inizio febbraio cessavano gli Aquiloni invernali, cioe' i terribili venti freddi di nord-est che impedivano la navi- |
La determinazione della longitudine eclittica e' invece un po' grossolana, in quanto l'8 febbraio il Sole occupa circa 320°, quindi il 20° del segno dell'Acquario (attualmente la costellazione del Capricorno, per effetto della precessione degli equinozi). La differenza di 5° e' forse ascrivibile al fatto che la data dell'equinozio di primavera per i Romani era il 25 marzo, ma allora il segno della differenza e' sbagliato (in tal caso dovrebbe essere 15°). La mia personale ipotesi e' che si tratti di un errore di un copista (XXV invece di XV).